Luigi Lo Cascio

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Luigi Lo Cascio
20 Ottobre 1967
Palermo, Italia

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BIOGRAFIA:
Attore palermitano formatosi a teatro, ma ben presto arrivato al cinema. Forse è nato veramente un nuovo grande attore italiano, e grazie si deve soprattutto dire a registi come Marco Tullio Giordana, Giuseppe Piccioni e Cristina Comencini che hanno messo per primi le mani su questo talento della recitazione, sdoganando tutti i pregiudizi esistenti e persistenti sugli attori del palcoscenico che venivano ghettizzati dal cinema.
Nato in Sicilia, Luigi Lo Cascio segue la tradizione di famiglia studiando medicina, con l'intenzione di diventare psichiatra (come un suo zio). L'obiettivo verrà poi modificato quando avvertirà farsi più intensa un'altra tradizione di famiglia: quella legata al mondo della recitazione. Ha, per esempio, un cugino paterno, Elio Lo Cascio, che ha recitato nel film La spiaggia (1954) di Alberto Lattuada con Enrico Maria Salerno e Alida Valli, lasciando però la strada di attore per diventare docente universitario. Ma ha anche un altro zio, Luigi Maria Burruano, che ha fatto una discreta carriera d'interprete nel cinema. Per passione, entra in un piccolo gruppo di attori di strada e di cabaret (le "Ascelle") di Palermo.
Ma è l'incontro con Federico Tiezzi che lo spinge a considerare l'attore come una vera e propria professione. Tiezzi lo fa debuttare in teatro, nel 1989, con un piccolo ruolo in "Aspettando Godot" di Samuel Beckett, grazie al quale recita al Quirino e al Carignano. Spinto dalla magia del palcoscenico, si trasferisce a Roma per frequentare l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, diplomandosi nel 1992, con un saggio su "Amleto" diretto da Orazio Costa. Da quel momento in poi, aggiunge al suo curriculum ruoli sempre più importanti e viene diretto da registi come Patroni Griffi, Quartucci e Cecchi.
Il suo esordio cinematografico, fra l'altro come protagonista, avviene nel 2000, quando lo zio Luigi Maria Burruano, lo invita a partecipare al provino di un film di Marco Tullio Giordana che dovrà girare con l'intensa Lucia Sardo. Il film è I cento passi e racconta la storia di Peppino Impastato, ucciso a Cinisi, dal boss locale Tano Badalamenti (che abitava a soli 100 passi da casa sua), per essersi ribellato al muro d'omertà che avvolgeva il paese. Il film è stupendo, accorato ed intenso, Luigi Lo Cascio si muove sul set e fra Burruano e la Sardo (che interpretano i suoi genitori) come fosse veramente Impastato e questo gli vale il David di Donatello come Miglior Attore Protagonista, nonché una fama immediata ed immensa.
Dopo il successo della pellicola, Luigi riceve varie offerte di lavoro, ma una in particolare lo colpisce per la bellezza della sceneggiatura e per la possibilità di interpretare un personaggio agli antipodi dal ruolo di Peppino: il film è Luce dei miei occhi (2001) di Giuseppe Piccioni, accanto a Sandra Ceccarelli. Lo Cascio e la Ceccarelli avranno modo di lavorare gomito a gomito in diverse pellicole, grazie ad una speciale alchimia che nasce quando si legano professionalmente sul grande schermo. E anche se la pellicola è accusata di essere eccessivamente barocca, Luigi vincerà il Premio Pasinetti come miglior attore e la Coppa Volpi al Festival di Venezia, ma anche due nomination: una all'European Film Awards e una al David di Donatello.
Successivamente, i registi fanno a gara per contenderselo, ma è Cristina Comencini a conquistarlo con Il più bel giorno della mia vita (2002), dove interpreta Claudio, il figlio gay che reprime la sua sessualità alla famiglia, composta dalla madre Virna Lisi e dalle sorelle Margherita Buy e Sandra Ceccarelli.
L'anno successivo, ritorna ad essere diretto da Marco Tullio Giordana in quello che è considerato il suo capolavoro. Un film originariamente creato per la tv italiana e che sarà distribuito anche nelle sale: La Meglio Gioventù (2002). Inserito in un cast di nomi eccezionali, calatosi perfettamente nel ruolo di uno psichiatra, è lui che strappa le nominations come miglior attore protagonista al David di Donatello e all'European Film Award, conquistandosi un posto fra gli attori più amati dal pubblico italiano.
Marco Bellocchio, nel 2003, gli chiede di vestire i panni di uno dei sequestratori di Aldo Moro in Buongiorno, notte, mentre Alessandro Piva gli offre il suo primo ruolo comico nella commedia Mio cognato, sempre nel 2003, accanto ad uno sprizzante Sergio Rubini, con il quale si sfiderà a colpi di vitalità e simpatia. E si spingerà perfino nel thriller più nero grazie ad Eros Puglielli con Occhi di cristallo (2004), nel ruolo di un commissario di polizia che indaga su un serial killer che mutila i cadaveri.
Nel 2004, Piccioni e la Ceccarelli lo aspettano per La vita che vorrei e lui, ovviamente non rifiuta, così come non rifiuta un secondo film con Cristina Comencini, La bestia nel cuore (2005).
Che Luigi Lo Cascio ci sia entrato dentro con le sue splendide interpretazioni è palese e, anche se gira mediamente un film all'anno, è comunque uno degli artisti più amati da pubblico e critica.


FILMOGRAFIA:

(2009) Baarìa - Giovane mongoloide
(2009) Gli amici del bar Margherita -
(2008) Miracolo a Sant'Anna - Angelo Torancelli (adulto)
(2007) Il dolce e l'amaro - Saro Scordia
(2006) Mare nero - Luca
(2004) Manuale d'amore -
(2004) La vita che vorrei - Stefano/Federico
(2003) Occhi di cristallo - Ispettore Amaldi
(2003) Buongiorno, notte! - Mariano
(2003) Mio cognato - Vito
(2002) La meglio gioventù - Nicola Carati
(2002) Il più bel giorno della mia vita - Claudio
(2001) Luce dei miei occhi - Antonio
(2000) I cento passi - Peppino Impastato

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